sabato 17 marzo 2007

Al Cine!

Allora...mmm...avevamo lasciato in sospeso un argomento se non sbaglio?
Il film al Dante del mercoledì!!

Bhè siamo andati a vedere un film di produzione danese, uscito l'anno scorso di cui (ovviamente) non conoscevo nemmeno l'esistenza!

Dopo il matrimonio (Efter brylluppet)
di Susanne Bier. Con Mads Mikkelsen, Sidse Babett Knudsen, Rolf Lassgård, Stine Fischer Christensen, Christian Tafdrup, Frederik Gullits Ernst.
Genere Drammatico, colore, 120 minuti.
Produzione Danimarca, Svezia 2006.


A dir la verità, e avendo avuto qualche giorno per ripensarci, la storia mi è parsa piuttosto banale!

lui: fugge dai suoi problemi (a dir la verità più che problemi insormontabili parrebbe la classica fase di paura nell'affrontare finalmente le proprie responsabilità, diventare adulto!!....) rifugiandosi in India, lontano dal suo mondo, buttandosi con tutto se stesso su progetti umanitari; solo che una volta tornato 'nel suo mondo' i problemi non risolti ritornano con tutta la loro forza!... Abbastanza classica e banale come cosa, no?

l'altro: ricco uomo danese legatissimo alla moglie e ai figli, ma con il vizio di voler giocare 'a fare Dio' con chi gli sta attorno. Userà il suo potere fino alla fine, anche quando, nonostante sappia della sua fine imminente, vorrà comunque controllare la vita degli altri.

lei: figura un po' preda degli eventi, risultando forte come madre e moglie ma con tutta la fragilità di donna innamorata.

la figlia: in realtà rappresenta l'ingenuità (forse troppo?) della sua adolescenza, che si ritrovando suo malgrado ad essere sia lo snodo delle vicende che le ruotano attorno che il ricettacolo delle miserie e delle virtù degli esseri umani.

In conclusione però devo dire che non mi è dispiaciuto come film: nonostante la storia fosse, come detto, abbastanza stereotipata, è stata gestita bene dal regista riusciendo ad evitare banalità gratuite, arricchimenti inutili. Anche il finale in cui tutto si sistema grazie ad un evento eccezionale (e qui si capisce che è un film!), il dolore catartico, è stato trattato in modo equilibrato.

Un plauso al montaggio, mi è piaciuto molto l'uso intelligente di stacchi.

A mio modesto parere gli attori sono risultati molto bravi, riuscendo a trasmettere con la sola espressività del viso e del corpo sentimenti molto vivi e palpabili. Un esempio su tutti: la disperazione de 'l'altro' per la sua impotenza di fronte alla malattia è risultata così reale da costrigermi quasi a desiderare che smettese per la straziante sensazione che dava!!

Una recensione un po' più tecnica e alcune info in più le potrete trovare cliccando qui!! (www.mymovies.it)

una chicca? Il protagonista probabilmente l'avete già visto in un altro recente (e ben più famoso) film: 007-Casino Royale....lo sapevo che quella faccia non mi era nuova!!!!!

Salute

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