La via dello scorpione, da quel che si può evincere dalle stelle e dalla storia, non è soltanto un percorso, ma risulta un modus operandi linearissimo (-ndr: e banale-), ma al contempo complesso intrecciandosi circolarmente con tutti i più disparati aspetti che compongono la vita dell'individuo.
E' altresì vero che è possibile vedere nel solco della vita che si autodelinea il Sè o l'Io del segno di Scorpyo l'insicurezza in cui vive, figlia della consapevolezza dell'impossibilità di scelta che una tale condizione implica, la necessità primaria è un equilibrio su cui muoversi sereno e retto che si adegua dolorasamente e perfettamente alle pulsioni primordiali e luciferine che tendono sottopelle l'Azione dell'Essere di Scorpyo. Così la via dello scorpione sottende una continua ricerca dell'equilibrio esterno e nel contempo della realizzazione del suo dis-equilibrio interno; dis-equilibrio che , come già detto, ricerca lo sconfinamento dal limite-precedente.
Si può dire quindi che questa sua tensione risulta assolutamente vitale: così come lo yin e lo young sono i due principi cardine dello shintoismo orientale, così per la via dello scorpione convivono perfettamente anime contrastanti, ma assolutamente, e necessariamente, complanari e conpenetranti e indissolubili.
La melodia dello scorpione è miele, è perfezione, o meglio è ricerca, è gioia per il sorridere delle miserie, ma è anche uno stridore che corre lungo il fondo nascosto delle note in superficie. E' malinconia e negazione, ma sopratutto è sofferenza che viene dalla Consapevolezza e pace che viene, non senza l'esperienza e l'espiazione di questi patimenti, proprio dalla stessa Consapevoleza. Quest'ultimo processo però richiama matematicamente il concetto di TEMPO, aspetto che verrà trattato esaustivamente nel successivo capitolo. [...]"
cioè?!?!?
4 commenti:
molto intiresno, grazie
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
prego....
è molto interessnte
Posta un commento